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Visualizzazione dei post da dicembre, 2024

Schopenhauer

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  Arthur Schopenhauer nacque nel 1788 a Danzica, in una famiglia borghese benestante. Suo padre, un mercante di successo, arricchì la famiglia durante la Rivoluzione francese e l’ascesa di Napoleone. Schopenhauer ebbe un'infanzia privilegiata che gli permise di viaggiare e conoscere diverse culture, ma sviluppò presto una visione pessimistica della vita, dominata dalla sofferenza e dal disprezzo per la superficialità del mondo. Nei suoi primi anni di riflessione, si concentrò su temi esistenziali come la morte, l’eternità e la potenza della natura, simili a quelli di Leopardi. Dopo la morte del padre nel 1805, Schopenhauer si distaccò ancora di più dal mondo borghese e, grazie alla madre Johanna, famosa scrittrice di romanzi sentimentali, si dedicò agli studi di filosofia e arte, in particolare alla filosofia greca. Fu influenzato da Platone, che gli offrì una via di fuga dal mondo sensibile attraverso le Idee, e da Kant, che criticò il realismo e apprezzò la sua riflessione sulla ...

Karl Marx

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  L'origine della prospettiva rivoluzionaria  Karl Marx nasce nel 1818 a Treviri, in Prussia (oggi Germania), da una famiglia di origine ebraica che si è convertita al protestantesimo. Il padre, Heinrich, si era battezzato per poter esercitare la professione di avvocato. Marx si iscrive alla Facoltà di giurisprudenza di Bonn nel 1835, ma la sua vita studentesca è caratterizzata da disordine, debiti e problemi legali. Nel 1836 si trasferisce a Berlino per completare gli studi e qui inizia una relazione con Jenny von Westphalen, che sposerà più tardi. Nel 1837 decide di abbandonare la giurisprudenza per la filosofia. A Berlino entra in contatto con i giovani hegeliani di sinistra, un movimento che criticava l'idealismo di Hegel, e collabora con Arnold Ruge alla rivista *Annali di Halle per la scienza e l'arte tedesca*. Dopo la laurea in filosofia nel 1841 con una tesi su Democrito ed Epicuro, Marx si avvicina alle filosofie materialiste e naturaliste. Nel 1842 diventa redatto...

Hegel

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 La dialettica del servo e del padrone, descritta da Georg Wilhelm Friedrich Hegel nella sua Fenomenologia dello spirito (1807), è uno degli aspetti più celebri e discussi del suo pensiero filosofico. La dialettica servo-padrone rappresenta un passaggio fondamentale nella teoria hegeliana della libertà, della coscienza e della riconoscenza reciproca. Per comprendere appieno questo concetto, è necessario situarlo all'interno del più ampio sviluppo della dialettica hegeliana e del concetto di "autocoscienza". La dialettica come sviluppo della coscienza La dialettica in Hegel non è una semplice opposizione statica tra due elementi, ma un processo dinamico che coinvolge contraddizioni, tensioni e superamenti. Ogni concetto o fase della coscienza è in conflitto con la sua negazione, ma tramite questo conflitto si supera e si sviluppa in una forma più elevata. Nel caso della dialettica servo-padrone, Hegel esplora una relazione in cui due coscienze (o "selvaggie autocos...

Feuerbach

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Il materialismo naturalistico di Feuerbach Ludwig Feuerbach, nato nel 1804 in una famiglia bavarese agiata e colta, studiò teologia a Heidelberg e filosofia a Berlino, dove fu allievo di Hegel. Dopo aver ottenuto il dottorato a Erlangen, a 25 anni iniziò a insegnare all'università, conducendo una vita semplice e tranquilla. Tuttavia, la sua esistenza cambiò con la pubblicazione del libro *Pensieri sulla morte e l'immortalità* (1830), che, pur essendo anonimo, venne attribuito a lui, attirandogli accuse di ateismo e spirito libero. Nonostante le critiche, Feuerbach continuò a dedicarsi allo studio e all'insegnamento. Negli anni successivi, a causa della crescente repressione politica nei Stati tedeschi, abbandonò l'insegnamento universitario per concentrarsi maggiormente sulla scrittura. Nel 1841 pubblicò la sua opera più importante, *L'essenza del cristianesimo*, che lo rese famoso in tutto il mondo accademico. Quest'opera suscitò un grande interesse, soprattutt...