Bergson
L'essenza del tempo Bergson sviluppa una concezione originale del tempo, ponendolo al centro delle sue riflessioni su memoria e coscienza. Egli critica la visione scientifica del tempo, che lo considera come una sequenza misurabile di istanti uguali, riducendolo a una dimensione spazializzata e meccanica, utile per l’organizzazione sociale (ad esempio, tramite gli orologi), ma insufficiente a coglierne la vera natura. Bergson sostiene che la scienza semplifica la realtà attraverso schemi statici e matematici, incapaci di cogliere il fluire autentico dell’esperienza. Questo porta a una visione riduttiva del tempo, che viene “immobilizzato” e reso uniforme, perdendo la sua essenza più profonda. A differenza del tempo scientifico, il tempo della coscienza è un flusso continuo e indivisibile, caratterizzato dalla durata (durée). Il passato non è un insieme di istanti separati ma vive nel presente attraverso la memoria. Questo tempo interiore è soggettivo, qualitativo e non misurabile, ...